
Benvenuti a Groscavallo, un incantevole angolo di natura nelle Valli di Lanzo, dove il significato del nome stesso, “GRAUS VALD,” evoca una “valle verde.” Questo affascinante comune, situato nell’ombra imponente della Levanna orientale, dell’Uja di Gura e della Ciamarella, vi accoglie con la sua bellezza e la sua storia.
Le prime tracce storiche di Groscavallo risalgono al XIV secolo, quando alcune terre furono cedute ai conti di Savoia. Durante lo stesso periodo, l’attività mineraria fiorì, con l’estrazione di ferro, argento, oro e rame, eseguita da minatori esperti la cui reputazione si diffuse in tutto il ducato di Savoia. Questo fu anche il periodo di massima attività del forno di fondovalle, dove veniva fuso il ferro per la produzione delle palle di cannone dell’esercito dei Savoia.
Nel corso dei secoli, Groscavallo attraversò diverse fasi, compresa la suddivisione dei feudi di Bonzo, Groscavallo e Forno nel XVIII secolo. Solo nel 1927, questi territori furono uniti nel Comune di Groscavallo. Dopo la fine dell’attività mineraria, l’agricoltura, l’artigianato del legno, della pietra e del ferro e l’allevamento divennero le attività predominanti, sostenute dai ricchi boschi e dai pascoli alpini circostanti.
Il turismo a Groscavallo ha radici profonde, risalenti alla fine del XIX secolo, grazie agli squisiti prodotti lattieri locali e alla rinomata “Toma ‘d Lans.” Nel 1878, l’inaugurazione della strada carrozzabile Ceres – Forno Alpi Graie e l’istituzione di un servizio di corriere a cavalli portarono un crescente flusso di villeggianti e pellegrini verso la regione. Il Santuario di Nostra Signora di Loreto, costruito a Forno Alpi Graie, divenne una meta spirituale di risonanza, affiancata dalla bellezza paesaggistica, dai numerosi laghi alpini, dalle escursioni e dalle attività all’aperto.
Oggi, Groscavallo è una destinazione ideale per turisti di tutte le età, tutto l’anno. Offre passeggiate attraverso paesaggi incantevoli e la possibilità di scoprire la cultura e la storia locali. I laghi di Sagnasse, Unghiasse e Trione, insieme alla misteriosa “Pera Cagna,” incantano gli amanti della natura. L’altopiano degli Alboni, restaurato con cura, è un esempio affascinante di architettura tradizionale.
Scopri i punti di ricarica in zona
Puoi scoprire tutti i punti di ricarica spostandoti sulla mappa. Per avere maggiori informazioni su una località specifica, fai click sul pin rosso che ti interessa. Fai zoom sulla mappa per vedere le attività commerciali, sportive e i luoghi di interesse del comune.
Punto di ricarica per e-bike di Ala di Stura
Qui puoi caricare la tua bicicletta elettrica!
Punto di ricarica per e-bike di Balme
Qui puoi caricare la tua bicicletta elettrica!
Punto di ricarica per e-bike di Groscavallo
Qui puoi caricare la tua bicicletta elettrica!
Punto di ricarica per e-bike di Usseglio
Qui puoi caricare la tua bicicletta elettrica!
Punto di ricarica per e-bike di Lemie
Qui puoi caricare la tua bicicletta elettrica!
Punto di ricarica per e-bike di Viù
Qui puoi caricare la tua bicicletta elettrica!
Punto di ricarica per e-bike di Traves
Qui puoi caricare la tua bicicletta elettrica!
Punto di ricarica per e-bike di Mezzenile
Qui puoi caricare la tua bicicletta elettrica!
Punto di ricarica per e-bike di Pessinetto
Qui puoi caricare la tua bicicletta elettrica!
Punto di ricarica per e-bike di Ceres
Qui puoi caricare la tua bicicletta elettrica!
Punto di ricarica per e-bike di Cantoira
Qui puoi caricare la tua bicicletta elettrica!
Punto di ricarica per e-bike di Chialamberto (fraz. Vonzo)
Qui puoi caricare la tua bicicletta elettrica!
Sentieri consigliati a Groscavallo
Rivotti
Durata: breve
Numero del sentiero: 321
Sentiero natura Ceres-Forno
Durata: lungo
Numero del sentiero: n.d.
Sentiero Balcone
Durata: lungo
Numero del sentiero: 320
Sentieri nelle Valli di Lanzo
GTA nelle Valli di Lanzo
Il Grande Traversata delle Alpi, conosciuto anche come GTA, è un celebre sentiero escursionistico a lunga distanza che attraversa le Alpi italiane. Questo percorso panoramico offre ai camminatori l'opportunità di immergersi nella bellezza naturale delle montagne italiane, coprendo una distanza di circa 1.000 chilometri.
TOUR DELLA BESSANESE
Il Tour della Bessanese, rinomato per la sua bellezza e sfida, abbraccia circa 50 chilometri di sentieri escursionistici, ed è un'opzione ideale per gli amanti dell'escursionismo in cerca di avventura tra le montagne.
È un percorso escursionistico a forma di anello intorno all'Uia di Bessanese. Ha come punti di appoggio alcuni rifugi costruiti intorno alla poderosa montagna delle Alpi Graie.
TUTTI I PERCORSI AD ANELLO DELLE VALLI DI LANZO
Un'escursione ad anello offre un'esperienza di continua e piacevole scoperta, un percorso in cui ogni passo regala visioni sempre nuove e la percezione di continuo avanzare. Scopri tutti i percorsi ad anello delle Valli di Lanzo.
ATTRAZIONI
Santuario di Forno
Il Santuario di Forno Alpi Graie, situato a 1340 metri di altitudine nella pittoresca frazione di Groscavallo, è un luogo di straordinaria bellezza e significato. Per raggiungerlo, potete scegliere tra due opzioni: salire i 444 gradini o seguire la strada pedonale che, di tanto in tanto, si incrocia con la scalinata. La fatica verrà pienamente ricompensata dalla maestosità del complesso religioso.
La storia del santuario è legata al Rocciamelone, una montagna scalata per la prima volta nel 1358 da Rotario d’Asti. Nel 1629, un pellegrino di nome Pietro Garino, dopo aver scoperto due quadretti raffiguranti la Madonna e san Carlo Borromeo vicino alla cima del Rocciamelone, li portò a valle per restaurarli. Tuttavia, mentre si trovavano temporaneamente in un cassettone a Forno Alpi Graie, avvenne un evento straordinario: Pietro Garino udì una voce che lo chiamava e, seguendo il richiamo, scoprì i quadretti posizionati su un albero. La Madonna apparve e gli chiese di comunicare ai fedeli di essere più timorati di Dio per porre fine alla peste. Questo miracoloso evento portò alla creazione di un piccolo santuario nel 1632.
Col tempo, il santuario divenne un luogo di pellegrinaggio molto frequentato, e nel 1750 iniziarono i lavori per ampliarlo. La casa del cappellano fu costruita, e nel 1758 vennero eseguiti lavori sulla facciata. Nel 1843, i lavori furono completati, dando all’edificio l’aspetto che possiamo ammirare oggi. L’altare in legno e avorio risale a quel periodo. Nel 1750 fu anche avviata la mostra permanente di quadri, che rappresentano la Madonna in vari ruoli.
Il Santuario di Forno Alpi Graie vi accoglierà con la sua storia affascinante, la sua architettura suggestiva e un’atmosfera di spiritualità immersa nella natura. Per raggiungerlo potete scegliere di percorrere la scalinata o la suggestiva strada pedonale.
Bec Ceresin
Enorme monolite di pietra, alto quasi 60 metri con una base che supera i 15, con la cima più larga della base, è una torre naturale di gneiss granitico degna degli scenari desertici del Gran Canyon americano, che si staglia nel cielo del vallone del Trione a cui dà il nome (l’antico nome del Bec Ceresin era infatti semplicemente Turrione da cui, per contrazione, Trione), chiaramente visibile dal fondovalle, soggetto amato da molti artisti che hanno frequentato la valle.
La sommità, su cui resiste un ultimo boschetto di pinus uncinata ormai scomparso nelle valli, ove nidificava l’aquila finchè anche l’ultima non venne uccisa da qualche cacciatore, fu considerata imprendibile, data la sua conformazione, fino al 1926 quando gli alpinisti Maierna, Pattoni, Rapetti e Bertolino si ingegnarono lanciando con una fionda un peso con legato un piccolo filo, cui seguì un cordino più spesso e via via crescendo fino ad arrivare a issare una corda che permettesse l’ascensione.
Silente sentinella di guardia alle varie antiche miniere d’argento della zona, alcune delle quali stando ai documenti anche di una certa importanza, non poteva non avere una leggenda che lo riguardasse.
L'uovo di Pastrone
La costruzione risale alla metà degli anni ‘10 del Novecento, voluta da Oscar Salussoglia e solo in seguito da questi ceduta a Giovanni Pastrone, celebre regista, assieme alla proprietà della attualmente omonima Villa di stile Liberty.
Pera Cagna a Trioni
Al lato opposto del piano dei Trioni ecco un’altra leggenda che ci accoglie, narrandoci dell’origine diabolica dei segni presenti sulla Pera Cagni o Roc dou Diau.
Si tratta di un grosso masso erratico sulla cui superficie l’azione dei ghiacciai ha creato incavi, solchi e anche la profonda insenatura (ormai seminascosta dalla vegetazione che circonda la pietra) che fa da volta alla galleria che venne scavata al di sotto del masso, alla ricerca di fantomatiche ricchezze. Ormai il fango ha invaso la galleria al punto che solo qualche metro è ancora esplorabile (per sicurezza scendere solo con terreno asciutto e con la presenza all’esterno di qualcuno che possa aiutare), ma pare che in origine questa fosse l’entrata di una vera e propria miniera.